All'inizio dell'alpinismo le piccozze avevano la lunghezza di un bastone da passeggio ed erano infatti usate, durante tutto il percorso, come dei bastoni. A poco a poco le piccozze hanno iniziato ad accorciarsi e a diversificarsi: oggi quelle più lunghe sono di circa 75 cm e le più corte di circa 40 cm, rispondendo a usi molto diversi.
Hill walking e piccozze da ghiaccio: si tratta principalmente di una piccozza da ghiaccio diritta; la testa dell'ascia è comoda e offre una buona presa in quanto sarà principalmente tenuta come una canna. Per scegliere la taglia corretta della piccozza, in modo da tenerla per la testa, si deve considerare il fatto che il braccio dev'essere disteso lungo il corpo e la punta deve arrivare fino al malleolo. Le persone che useranno la piccozza su una superficie relativamente piatta possono impiegare un po' più di tempo per poter contare su di essa senza che sia piegata a metà e viceversa le persone che la useranno su pendenze più ripide preferiranno averne una più corta. Le piccozze classiche arrivano con un Adze per scavare passi o fare un ancoraggio nella neve.
Le più amate, di solito sono quelle di "Classe B" (di base) che resistono ad un carico di 2,5 kN per una lunghezza di 50 cm.
Piccozze da ghiaccio per lo scialpinismo: le amiamo corte o molto corte e leggere. L'idea è che non siano ingombranti e non siano troppo pesanti, per averle sempre nello zaino e poterle usare quando servono. Queste piccozze sono fatte per aiutarci durante un ripido pendio di neve, neve dura o ghiaccio tenero ma trovano il loro limite sul ghiaccio nudo, dove le loro maniglie troppo leggere e le loro pale troppo fragili e non forniscono dunque un appiglio corretto e sicuro. Quando si parte con l'obiettivo di salire su un canalone con una discesa per lo sci, è meglio trasportare una piccozza da alpinismo che sarà più pesante ma molto più versatile.
Piccozze da alpinismo: se si deve avere una sola piccozza per diverse attività, sarebbe meglio avere una piccozza da alpinismo, che è leggermente curva. Per le gare più tecniche amiamo avere un manico a T (Tecnica): il manico deve resistere a un carico di 3,5KN su 50 cm, quindi può essere abbastanza sicuro da realizzare un relè. Per le gare più tradizionali, invece, sarà sufficiente una maniglia B (base). Di solito ci piace prendere i manici in modo che siano abbastanza versatili (da 50 a 60 cm), infatti saranno più confortevoli sui pendii ripidi e potranno essere utilizzati su ripidi pendii ghiacciati. Di solito queste piccozze hanno una lama di tipo B, che è più sottile e più fragile.
Piccozze Couloir e Gullies : queste piccozze sono corte (50 cm), hanno una costruzione relativamente curva e sono progettate per resistere all'aggancio su roccia e su ghiaccio. La loro lama profilata offre una buona penetrazione nel ghiaccio e un ancoraggio sicuro. Di solito i manici sono dotati di un supporto ergonomico per le mani, che offre una presa migliore. Le lame sono intercambiabili e di solito raccomandiamo di prendere una piccozza Adze. Per i corsi facili, una piccozza da alpinismo può essere abbinata a una di queste.
Ice climbing e Dry tooling:
Le piccozze per Ice climbing e Dry tooling hanno una costruzione molto curva; le pale sono di tipo B o T e sarà preferibile una lama fine (B) + -3mm per il ghiaccio, al fine di non romperlo, ma per adattare una Dry Tooling, una lama a T offrirà più resistenza nella torsione. Gli attrezzi da ghiaccio progettati per il drytooling hanno spesso un'angolazione più pronunciata, consentendo all'arrampicatore di rimanere appeso nelle peggiori sporgenze mantenendo la mano più o meno orizzontalmente. I manici di queste famiglie sono per lo più dotati di ergonomicità che consente diverse impugnature e il cambio della mano.
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